The Kane Chronicles - 3. L'ombra del serpente (Italian Edition) by Riordan Rick

The Kane Chronicles - 3. L'ombra del serpente (Italian Edition) by Riordan Rick

autore:Riordan, Rick [Riordan, Rick]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788852046896
editore: Mondadori
pubblicato: 2014-01-27T23:00:00+00:00


Intorno al collo, ai polsi, alle caviglie, al petto e alla vita gli comparvero di nuovo i Nastri di Hathor. Si ingrandirono con furia impetuosa, avvolgendolo in un turbinante bozzolo rosa fino a che non fu fasciato come una mummia, con solo gli occhi scoperti.

— Mmm! — protestò il fantasma.

Feci un respiro profondo, poi schioccai le dita. I lacci si ridussero alle dimensioni normali.

— E questo perchè? — chiese Setne.

— Non vedevo più i nastri.

— Non… — Setne rise. — Carter, Carter, Carter. Avanti, amico! Era solo un’illusione, una modifica estetica. Non posso liberarmi realmente di questi affari.

Sollevò i polsi, e i nastri scomparvero e riapparvero. — Vedi? Li nascondo soltanto, perché il rosa non sta bene con il completo.

Ziah sbuffò. — Con quel completo non sta bene niente.

Setne le scoccò un’occhiata risentita. — Non c’è bisogno di andare sul personale, bambola. Vedi di rilassarti, OK? Hai visto cosa succede: una vostra parola e sono legato come un salame. Non avete problemi.

Aveva un tono assolutamente ragionevole. Setne non era un problema. Setne avrebbe collaborato. Potevo rilassarmi.

Ma in fondo alla mente la voce di Horus mi ripeteva: Non fidarti.

Alzai la guardia mentale ed ecco che, all’improvviso, fui consapevole dei geroglifici che fluttuavano nell’aria intorno a me, sbuffi di fumo semi invisibili. Ordinai loro di sparire e quelli crepitarono come moscerini folgorati da una lampada. — Piantala con le parole magiche, Setne. Mi rilasserò quando il nostro accordo sarà concluso e tu sarai tornato sotto la custodia di mio padre. Ora, dove stiamo andando?

Sul viso di Setne balenò un lampo di sorpresa, subito nascosto da un sorriso. — Certo, rilassati. Felice di vedere che con te la magia del cammino degli dei funziona. Che cosa ci fai lì dentro, Horus?

Ziah fece una smorfia impaziente. — Limitati a rispondere alla domanda, razza di verme, prima che ti bruci via il sorriso dalla faccia.

Tese una mano e dalle dita balenarono delle fiammelle.

— Ziah, accidenti — dissi, ammirato.

L’avevo già vista arrabbiata, ma la mossa del ti-brucio-via-il-sorriso-dalla-faccia sembrò un po’ troppo forte persino per lei.

Setne non sembrò minimamente preoccupato. Dalla giacca tirò fuori uno strano pettinino bianco – sarà mica stato di ossa umane? – e si pettinò i capelli ingellati.

— Povera Ziah — disse. — Il vecchio ti esaurisce, vero? Hai ancora qualche problema a, diciamo, tenere sotto controllo la temperatura? Ho visto gente nella tua stessa situazione andare in combustione spontanea. Uno spettacolo decisamente sgradevole.

Quelle parole ovviamente scossero Ziah nel profondo. Nei suoi occhi brillò uno sguardo disgustato, ma chiuse il pugno e spense le fiamme. — Tu, ignobile, spregevole…

— Calmati, bambola — la ammonì Setne. — Ti sto solo manifestando la mia preoccupazione. Quanto alla nostra destinazione: a sud del Cairo, verso le rovine di Memphis.

Mi chiesi che cosa avesse voluto dire, riguardo a Ziah, ma decisi che non era quello il momento di indagare. Non avevo nessuna voglia che lei dirigesse le fiamme contro la mia, di faccia.

Cercai invece di farmi tornare in mente ciò che sapevo di Memphis. Ricordavo che era stata una delle capitali d’Egitto, ma era andata distrutta secoli prima.



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